banner-6

Psicologia sistemica

La terapia sistemica e relazionale si basa sull’attenzione per le relazioni; il malessere del singolo non può essere slegato dal contesto a cui appartiene. Questa visione permette di allargare la visuale oltre l’individuo portatore del sintomo, spostandosi da una dimensione soggettiva ad una dimensione relazionale. Il terapeuta ridefinisce il sintomo ma come l’espressione del funzionamento di un sistema di relazioni in cui la persona si trova inserita, famiglia, coppia, relazioni sentimentali e amicali e anche di sistemi relazionali lavorativi.

L’individuo portatore del sintomo non viene colpevolizzato, ma accolto come colui che sta mostrando al suo contesto di appartenenza un malessere di cui sono tutti corresponsabili; spetterà al terapeuta cambiare le dinamiche relazionali, disfunzionali in funzionali, restituendo benessere non solo all’individuo ma anche al suo contesto relazionale. In Europa e in Italia, la terapia sistemico-relazionale è stata diffusa durante gli anni ’80 grazie ad esponenti provenienti dalla scuola di Milano come Mara Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin, e Giuliana Prata.

Gli esponenti della scuola di Milano iniziarono ad utilizzare le prescrizioni (o compiti) con le famiglie per modificare le regole disfunzionali della famiglia sostituendole con regole più funzionali. Compito del terapeuta è capire le regole disfunzionali utilizzate dalle famiglie in modo da escogitare un intervento prescrittivo che vada a modificare il comportamento disfunzionale. La terapia ad indirizzo sistemico-relazionale ha avuto la sua larga diffusione nel trattamento delle dipendenze, nel campo dei disturbi alimentari, nell’ambito della patologia psichiatrica, nel lavoro con gli adulti, nelle separazioni/divorzi, nelle problematiche inerenti la sfera della terapia familiare, individuale e di coppia.

Il fine della terapia sistemica e relazionale è quella di comprendere la funzione relazionale del sintomo e di trovare nuovi modi e strategie per rapportarsi con il proprio sistema di appartenenza. Il lavoro sarà incentrato sui vissuti personali, sulla comprensione relazionale del sintomo, sulla comunicazione, sulla trasformazione delle dinamiche disfunzionali, e sull’utilizzo e acquisizione di nuove strategie. Anche un singolo, che si confronta con la terapia sistemica e relazionale, è portatore di un sistema relazionale e può grazie al lavoro terapeutico individuale trasformare e perturbare il sistema che ha prodotto il sintomo. La psicoterapia sistemica e relazionale ha il compito di andare a riparare quelle relazioni che l’individuo avverte come problematiche tramite il cambiamento delle dinamiche disfunzionali presenti nel proprio contesto di riferimento; la sua funzione è quella di apportare un rinnovato benessere soggettivo e sociale.